NAPOLI. Il Parco Ammaturo a Giugliano da bunker del boss Francesco Rea a struttura per i diversamente abili, Villa Fernandez a Portici da roccaforte dei Vollaro a casa di accoglienza per ex tossicodipendenti, il complesso residenziale appartenuto al clan Egizio in via Donizetti a Casalnuovo che diventerà un centro polifunzionale. A questi si affiancheranno gli altri beni confiscati alla camorra che porteranno il nome delle vittime innocenti della criminalità grazie al progetto “Dai Mostri ai Nostri”. L’iniziativa, che si svolgerà fino giovedì nelle sedi delle Procure di Napoli, Nola e Torre Annunziata, consiste nel riutilizzo sociale degli immobili sottratti alle mafie in collaborazione con il Consorzio S.o.l.e., la Fondazione Po.i.s. e l’associazione Libera. Si tratta, in sostanza, di un workshop che vede la partecipazione delle tre Procure della provincia, dell’Ufficio scolastico regionale e dell’Agenzia nazionale per i Beni confiscati.
AGENZIA PER I BENI CONFISCATI –  Proprio a Napoli, infatti, nascerà la sede locale dell’ente, che vedrà la luce a Castel Capuano, come ha annunciato il procuratore della Repubblica Giovandomenico Lepore. «Anche nella nostra città – ha detto il capo della Procura partenopea – aprirà la sede dell’Agenzia per i Beni confiscati. La scelta è caduta su Castel Capuano, anche se – come spesso accade – la burocrazia è lenta. Difatti manca solo l’autorizzazione del Demanio. Il problema, tuttavia, è sempre quello della manutenzione e della carenza di fondi». All’iniziativa è intervenuto l’assessore regionale ai Rapporti con le autonomie locali Pasquale Sommese, secondo cui «è un tema di fondamentale importanza quello del workshop, dove il mostro simboleggia l’appartenenza del bene alla criminalità e il nostro il riutilizzo a fini sociali. Un progetto reso possibile grazie alla sinergia con Pol.i.s., braccio operativo della Regione. In Campania purtroppo sono solo 34 i beni resi fruibili per la collettività. Ecco perché occorre utilizzarli al meglio». Tra gli intervenuti al dibattito, moderato da don Tonino Palmese, Luigi Rispoli, presidente del Consiglio provinciale, Gennaro Ferrara, vice presidente della Provincia, Diego Bouché, direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Carlo Alemi, presidente del Tribunale di Napoli, Lucia Rea, direttore del Consorzio S.o.l.e.

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