CALTANISETTA. Dall’emergenza detenuti, sottolineata dal Capo dello Stato Giorgio Napolitano, all’apertura del carcere di Gela, dopo una gestazione infinita. Sono serviti cinquanta anni per aprire la struttura in provincia di Caltanisetta, dopo due inaugurazioni bluff. I primi detenuti arrivano oggi, sono cinque, a Natale dovrebbero essere in tutto quaranta. Sono in tutto 48 le celle, capaci di ospitare cento reclusi per reati non particolarmente gravi.
INAUGURAZIONI FLOP – Il progetto iniziale del carcere di Gela risale al 1959, i lavori iniziarono venti anni dopo, nel 1982. Dopo ritardi e rinvii, la prima cerimonia di inaugurazione fu fatta nel 2007, con il guardasigilli Clemente Mastella. Un passo falso, visto che mancavano ancora parti essenziali come le cucine. Stesso copione, ripetuto qualche anno dopo, con l’inaugurazione nel 2010. Mancava però il collegamento alla rete idrica. Un’opera incompiuta siciliana che ha aggiunto nuovi interventi di restauro per poter essere aperta.
TERZO TENTATIVO – Nessuna cerimonia in pompa magna per terzo tentativo, dopo un iter lungo per arrivare all’apertura della struttura penitenziaria.«Un’attesa infinita – ha affermato il sindaco di Gela, Angelo Fasulo – ma che adesso si è conclusa».
 

di Francesco Heigel 

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